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PARCO METROPOLITANO DI CONNESSIONE TRA PARCHI URBANI

 

Estensione: 7 km²
Percorsi ciclabili: 40 Km
Realizzazione: 80 ettari
Vegetazione: 40.000 tra alberi e arbusti

Tangenziale Verde comprende l’unione di diversi piani di riqualificazione ambientale che interessano un vasto territorio del quadrante nord-est dell'area metropolitana torinese compresa fra il Torrente Stura ed il fiume Po. L'intera territorio è caratterizzato in origine da un’agricoltura residuale monospecifica che si estende dalla sinistra orografica del Torrente Stura in Borgaro ai confini occidentali di Settimo T.se; nel dettaglio essa è delimitata, a Nord dai Centri urbani di Borgaro, di Settimo T.se e della Frazione Mappano, a Sud dalla periferia di Torino, ad Est dal Fiume Po, sino al confine con Chivasso e ad Ovest dal Fiume Stura. Il Parco Metropolitano di Tangenziale Verde è facilmente individuabile poiché, a causa dello sviluppo rapido e non sempre ordinato dei centri urbanizzati, è rimasta interclusa tra infrastrutture ed insediamenti civili ed industriali di primaria grandezza ed appare oggi nettamente separata dal corpo rurale. Questo corridoio ecologico viene scomposto in una serie di spazi aperti costretti, da nord a sud, dai profili insediativi, urbani e industriali, della città di Settimo e scanditi, da ovest a est, dalle direttrici radiali che collegano Torino al nordest dell'Italia e al nordovest dell'Europa.

Finalità primaria dell'intervento è la creazione di un Parco intercomunale di connessione tra Parchi Urbani (di Settimo, Borgaro e Torino) e Regionali ( La Mandria e Parco del Po) denominato per l’appunto "Tangenziale Verde". Tale definizione vuole significare che, così come le autostrade servono a mettere in contatto popolazioni umane diverse, questo corridoio, ritagliato tra importanti vie di comunicazione, allo stesso modo, mette in relazione popolazioni animali e vegetali che altrimenti resterebbero isolate e consente, al tempo stesso, di migliorare la qualità della vita delle popolazioni di un vasto territorio dell'area metropolitana di Torino. La finalità secondaria è creare un corridoio ecologico che ospiti le numerose specie di avifauna presenti sul territorio e ne faciliti gli spostamenti attraverso i diversi specchi d’acqua che caratterizzano tangenziale verde.

Ad oggi, sul territorio di Settimo il progetto ha trovato piena realizzazione attraverso i seguenti interventi:

Prima degli inizi dei lavori di Tangenziale Verde, l’unico parco esistente sul territorio del Parco Metropolitano, e avviato alla fruizione pubblica, era l’Oasi della Speranza. Il Parco del Po, Castelverde e le aree che sarebbero state coinvolte nel progetto, erano in stato di abbandono, soffocate dalle infrastrutture adiacenti o gli impianti industriali, o dedicate all’agricoltura. Quest’ultima era di tipo monoculturale, in prevalenza cerealicola, e le principali specie coltivate erano mais, orzo, soia e frumento. Quest’ultimo ambiente caratterizzava anche le aree che sarebbero poi diventate i corridoi ecologici di collegamento fra i vari parchi cittadini. La poca vegetazione spontanea presente era caratterizzata principalmente da una dominanza dei robinieti, con esemplari isolati o a piccoli gruppi di farnie ad alto fusto e frassini nelle aree più fresche. Isolatamente si trovavano esemplari di ciliegio selvatico, acero campestre, tiglio cordato e cerro. Quasi scomparsi gli esemplari adulti di Olmo campestre che, fino a due o tre decenni fa, erano presenti anche con esemplari di notevoli dimensioni. In ordine numerico decrescente, secondo la loro densità di presenza sul territorio, le principali specie erano: